domenica 18 marzo 2012

La Mentalità... insostenibile


Mentalità, i problemi dovuti a questo modo di vivere potrebbero benissimo essere equiparati a una grandinata improvvisa, con l'unica differenza che la grandinata passa, la mentalità resta e continua a far danni. La Sardegna, ma avrei potuto elencare qualsiasi altra regione del sud o del nord, ha la sua mentalità ancorata a vecchie concezioni non sempre eco sostenibili. Un caso evidente e molto contraddittorio è quello degli sceriffi dell'isola, alcuni indipendentisti... che si vantano di difendere la nostra isola dallo straniero, ma nessuno si preoccupa di difenderla da loro, quando in barba a tutti scaricano nelle campagne cumuli di inerti o nell'esempio più frequente, quando si usa chiudere la tanca con la rete del letto, oppure la vecchia batteria usata come parte del muretto a secco, potrei andare avanti per ore perché di questi scempi ne ritroviamo ovunque. Certamente non gli fa onore, non voglio entrare nelle questioni politiche, non è il mio intento ne il luogo; ho parlato di loro perché tra tutti parlano di difesa del suolo o del territorio ma naturalmente non sono solo loro e non sono tutti così. Ma non è difficile scovare delle vere e proprie discariche nelle campagna intorno ai paesi. Senza contare su quei boschi che diventano alcove per coppiette, e che oltre ad essere un parcheggio si riempiono di cumuli di plastiche, fazzolettini, bottiglie di vetro, tappi di metallo e altre tante cose che in un bosco non dovrebbero starci. La mentalità è quello che fa credere che una casa costruita con le tecniche s/r venga giù al primo soffio di vento. Mentre il cemento o meglio ancora la casa fatta con blocchi di granito dia l'idea di solidità e potere. E avere delle discussioni in cui la gente ti prende per scemo quando parli del legno come soluzione ottimale per la costruzione di una casa non è il massimo. È questa la situazione dove siamo immersi, la nostra terra dove inizieremo a misurarci con quella realtà fatta di luoghi comuni. Le soluzioni sono due quella del missionario oppure quella dell'evidenza. La prima è sconsigliabile. Andare a indottrinare con le nostre concezioni ambientali, ci fa onore, ma in compenso ci fa perdere tantissimo tempo e quanto si tratta di lavoro, perderci giorni interi per convincere tziu Tottoni che con il cappotto in sa dommo si spende di meno ci da il titolo di eroe ma da molti meno risultati. La seconda è quella dell'esempio o dell'evidenza. Evitare le situazioni complicate e andare a proporre le nostre soluzioni dove la gente ha già il sentore del risparmio. State tranquilli il vostro lavoro fatto arriverà prima di voi anche alle orecchie di tziu Tottoni che sulla sua apixedda sta in campagna. Sarà lui a cercarvi un domani. I problemi di mentalità certo rimangono, e in qualche modo è compito nostro sensibilizzare l'opinione pubblica più che il singolo cittadino. Andando nei comuni e parlare di agende 21 e di cosa può fare il comune per ridurre gli impatti ambientali nel suo territorio. Noi non siamo eroi o missionari sia ben chiaro... Ma abbiamo gli strumenti per poter parlare con chi ha le responsabilità e dovrebbe fare il suo lavoro all'interno delle varie amministrazioni dell'isola. Per cui non scoraggiamoci e aspettiamo la fine del nostro corso per poter iniziare la nostra vera 

Nessun commento: